Modelli di binocolo MC, FC, MFC: cosa significa?
Per riuscire a ottenere una buona resa visiva con il nostro binocolo occorre innanzitutto saper scegliere con cura il modello di binocolo, ma anche i prismi montati sul binocolo, i trattamenti applicati alle superfici ottiche e infine è bene anche considerare i relativi materiali che sono utilizzati. La a luce che andrà ad attraversare l’obiettivo del binocolo crea l’immagine che può arrivare rovesciata all’occhio di chi la osserva, e perciò deve essere raddrizzata. Questo lavoro viene svolto in buona sostanza dai prismi.
Quindi la prima caratteristica che troverete elencata sui binocoli riguarda il tipo di prismi possiamo trovare, che sono essenzialmente due: ossia i prismi di Porro ed i prismi a tetto. Per quanto riguarda i prismi di Porro, vengono così chiamati dal nome dell’inventore, sono a tutti gli effetti i più semplici che troviamo e in pratica anche i più economici. Hanno lo svantaggio però di avere un peso più alto perché si tratta all’effettivo di due prismi adiacenti che quindi fanno si che il binocolo non sia esattamente maneggevole. Gli altri prismi sono chiamati a tetto, si tratta di prismi molto piccoli ma sicuramente al tempo stesso robusti, molto più compatti dei precedenti. Vengono anche chiamati così per via della forma caratteristica che hanno, sono dei prismi di maggiore complessità realizzativa e forniti di più superfici ma richiedono un’ assoluta precisione. Se sono di scarsa qualità possono però andare ad inficiare sulla limpidezza dell’immagine che troviamo nel binocolo. Presentano anche un costo generalmente superiore ai prismi di Porro. Occorre anche considerare che il vetro adoperato per il binocolo deve necessariamente avere un basso indice di rifrazione. Le superfici che vengono percorse dal fascio luminoso stesso sono in genere caratterizzate da una serie di rivestimenti che possono ridurne la dispersione, è per questo motivo che trovate quelle particolari sigle accanto ad un binocolo, In termini tecnici infatti possiamo trovare il nome di “coating”, che significa “coniugato”, perciò troviamo variazioni anche in base al numero degli strati applicati ed al numero di superfici: Coated (C), Multi Coated (MC), Fully Coated (FC), Multi Fully Coated (MFC). Queste sono tutte le sigle che potete trovare, ma se volete conoscere nello specifico a cosa si riferiscono e a quali sono tutte le caratteristiche che comportano, vi consiglio di consultare questa guida.